Lettori fissi

venerdì 2 settembre 2011

Un'incoraggiamento per chi si affatica nell'opera, dalla lettera ai Colossesi.

Parte 1: Per chi si sente schiacciato dal grande Mandato.

Gli incoraggiamenti in questa lettera sono davvero tanti, sotto tutti i punti di vista.
E ne ho trovati molti che penso possano aiutare le anime provate di chi si affatica nell'opera qui nel nostro difficile paese.
Difficile paese? E' sì, perchè guardando alla moltitudine di genti e alla scarsità di servi per le messe, la poca maturità delle nostre comunità, l'impresa sembra davvero, davvero troppo grande.
Ma andando a vedere nei versetti 3 e 4 del 1° capitolo, leggiamo che Paolo ringrazia tanto il Signore per la fede dei Colossesi di cui ha sentito parlare.
Sì, non è stato Paolo direttamente a portare il Vangelo a Colosse.
Dio ha operato senza Paolo nel piantare la sua chiesa.
E questo episodio cosa a che fare con noi?
Il fatto è che in un paese così poco raggiunto dal vangelo, a vedere queste enormi moltitudini così bisognose, viene un grande sconforto, perchè noi non riusciremo mai a raggiungere tutte queste persone.
Il grande conforto che possiamo trarre da queste pochè righe è questo: Il Signore è sovrano, l'opera è la Sua e Lui la porta a compimento, anche senza di noi, anche lontano da noi!

Filippo Pini

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